Benvenuti al supermarket della vita!

Il 22 settembre 2017 è stato modificato il DNA di alcuni embrioni umani. A portare a termine l’esperimento è  stato un gruppo di ricerca coordinato da Kathy K. Niakan a Londra. L’indagine è stata condotta su 41 embrioni umani inutilizzati nei trattamenti di fecondazione assistita, donati dalle coppie per fini di ricerca. Per modificarne il DNA gli scienziati hanno utilizzato la tecnica di editing genomico Crispr-Cas9, che viene generalmente  impiegata per mutare il genoma degli organismi. I risultati della sperimentazione potrebbero aiutare a scoprire nuovi metodi per  migliorare le procedure di procreazione medicalmente assistita. La PMA (procreazione medicalmente assistita) è una biotecnologia legata  all’ambito della riproduzione, ponendosi l’obiettivo di trovare una soluzione all’impossibilità di avere figli. Essa porta però alla mercificazione (banca del Seme e degli ovuli) ed alla selezione e modificazione genetica. È chiaro come il capitalismo, che ha commercializzato tutti gli aspetti della vita, cerchi un ulteriore modo  di trarre profitto perfino da un processo biologico come quello della  riproduzione naturale. Ma per arginare i danni del progresso  tecnoindustriale, che ha provocato la sterilità (causa molto studiata è  quella dell’inquinamento), esso si è posto come obiettivo la  commercializzazione delle cellule germinali (ovuli e spermatozoi); inoltre uno dei tanti desideri dei ricercatori (biologi, genetisti, transumanisti) è quello dell’eugenetica, cioè il “miglioramento”  genetico dell’essere umano. Peccato che dal loro punto di vista ciò comporti un miglioramento delle capacità fisiche e intellettuali da  asservire alle logiche del potere: maggiori prestazioni fisiche da trasformare in forza-lavoro, quindi maggiore competitività economica del paese. Il movimento Transumanista, con il rigetto della vita nella sua naturalità, elogia un’umanità trasformata dalle tecnologie del futuro, insomma un avanzamento sempre più totalitario del potere tecnologico. Le idee contorte degli eugenisti, con il sogno dell’uomo/donnamacchina  dei transumanisti, trovano terreno fertile in una società patriarcale che alimenta stereotipi, ideali di bellezza e la paura della vita e della morte. Citando un discorso di Kevin Karwick, apostolo del transumanesimo e professore di cibernetica: “coloro che decideranno di  restare umani e che rifiuteranno di migliorarsi avranno un serio  handicap, saranno una sottospecie e formeranno gli scimpanzè del futuro.” Un genitore, potendo allora decidere di preservare un figlio  dalle malattie ereditarie o dal non essere così fotogenico come le star delle riviste, non essendo immune dalle costrizioni sociali, cosa preferirà? Un adattamento a quest’ennesima imposizione del potere o la vita nella sua spontaneità del caso (talvolta doloroso) e l’ignoto del futuro?

Galeone Occupato: Nudismo e Anarchia!

Il giorno 2 Febbraio abbiamo letto l’articolo di giornale del Tirreno sul Galeone Occupato dal titolo: <<Concerti fino a tarda notte e “anarchici nudi” nell’ex sede dell’Enel>>.

Innanzitutto vogliamo smentire quanto detto dal signor. Fabio Stefano Zanivan, secondo cui la ruota che abbiamo in giardino è stata da noi rubata: la ruota ci è stata regalata dagli operai che stanno costruendo la fibra ottica nelle strade di Pisa e, tra l’altro, non avvolgeva nessun cavo, bensì tubi di plastica, e ci è stata lasciata già vuota.

Riguardo al problema e alla paura che gli anarchici <<possano rubare di nuovo>> potete dormire sonni tranquilli, dato che non è il motivo per cui abbiamo occupato saccheggiare le vostre case.

Piuttosto che rubare a voi ci sarebbero da visitare i ricchi che campano dello sfruttamento dei lavoratori; i grandi supermercati e le multinazionali che vendono la merda, spacciandocela per roba buona e sana e al contempo distruggono l’ambiente intorno a noi, lucrando per i loro loschi affari.

Inoltre, nell’articolo, c’è anche scritto che un’abitante di via Olbia ha paura a far uscire il proprio figlio da solo… qui vicino, in via Gello, c’è la Folgore, ovvero i militari paracadutisti. Per farvi un esempio pratico e recente, in Italia (L’Aquila) un militare in servizio per l’operazione “Strade Sicure” ha stuprato una ragazza, e i casi di militari stupratori, come altri signori che possiedono un autorità, non mancano, come i due carabinieri che a Firenze hanno stuprato le 2 studentesse universitarie, rassicurandole che con loro potevano tornare a casa tranquille. Quanto sono sicure le strade sotto il controllo di questi uomini in divisa, tra una retata a caccia dello straniero o un pestaggio nei confronti di un qualsiasi ragazzo che torna a casa la sera (Federico Aldrovandi vi dice qualcosa come nome?)?

Ora, non vogliamo dirvi di rinchiudervi in casa, crogiolandovi nel terrore di uscire per strada, ma invitarvi a riflettere e a mettere in discussione i vostri pregiudizi, che tanto alimentate guardandoci dalla finestra di casa vostra, senza avere la minima curiosità di sapere chi siamo, che idee abbiamo collettivamente, ma soprattutto individualmente. Chi si definisce anarchico/a di solito desidera distruggere lo Stato, il capitalismo, il potere e tutte le forme di prevaricazione, per cui potete stare tranquilli che non è nei nostri principi mettere in pericolo i vostri figlioli (a meno che non siano politici, poliziotti, sfruttatori e gente di questo stampo)

Voi siete sicuri e tranquilli di affidare la vostra sicurezza alle istituzioni e credere alle cazzate che dicono e scrivono i mass media, come i giornali locali, i telegiornali e le pubblicità? Quanto sono affidabili, se non per manipolare l’opinione pubblica?

È paradossale che qualcuno si sdegni nel vedere ragazzi e ragazze che suonano, cantano e fanno grandi tavolate, in una società in cui regna il sentimento di isolamento e la solitudine, in cui i mezzi preferiti per comunicare col mondo sono gli schermi dei cellulari, dei computer e dei televisori.

Allora perché non uscire di casa e conoscere chi sono questi folli del Galeone Occupato? Potremmo fare delle grandi cene attorno alla famosa ruota di legno “rubata”, risistemare il giardino “degradato” per poterlo usare secondo i nostri desideri (guardare un film all’aperto, coltivare un orto, fare una piscina, costruire una pista da skate, dipingere, prendere il sole nudi, fare un campo di bocce, costruire un forno a legna per fare le pizzate, giocare a calcio) e magari anche organizzarci da soli o in piccoli gruppi per attaccare questo mondo di merda, e distruggerne il suo marcio ordine sociale.

La Ciurma del Galeone.